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Archivio di Stato di Prato

1. Il quadro normativo

La funzione di cura dell’infanzia abbandonata e in difficoltà a Prato trova le prime testimonianze in una lettera pastorale del vescovo di Fiesole del 1244 (vedi sez. 2) e nella documentazione gestionale ospedaliera (prima metà del XIV secolo).
Si deve attendere il 1353 per avere le prime (a oggi) rubriche statutarie relative all’Ospedale della Misericordia e all’Ospedale del Dolce.
In un capolavoro di sintesi, i titoli delle rubriche di questa frammentaria redazione statutaria del Comune di Prato indicano le funzioni di assistenza ai più fragili, proprie degli ospedali, con la perifrasi “case dei poveri”.
La rubrica XXXVIII del Libro IV dello statuto del 1353 evidenzia fin dal titolo la giurisdizione del Comune di Prato sugli enti ospedalieri: De domibus pauperum Dulcis et Misericordie que pro Comuni Prati reguntur et gubernantur.
In generale le fonti statutarie conservate presso l’Archivio di Stato di Prato sono giunte in forma frammentaria e incompleta. Le norme riferite in modo esclusivo, rispettivamente, all’Ospedale della Misericordia e all’Ospedale del Dolce sono del 1404. Anche in questo caso, stringente è il controllo dell’istituzione comunale. La prima rubrica di entrambi gli statuti stabilisce i compiti dei rettori, incluso quello di allevare a spese degli ospedali bambini piccoli o infanti poxitos seu proiectos seu gictatellos.
La riforma medicea del 1545 per gli enti di assistenza pratesi porta alla redazione Nova statuta locorum piorum terre Prati. Nello statuto dell’Ospedale della Misericordia, in particolare, vi sono due specifiche rubriche dedicate ai bambini e alle bambine dell’ospedale.

Il Nuovo regolamento per l’Ospedale della Misericordia e Dolce è emanato con motuproprio del 22 giugno 1776. Il regolamento si articola in tre sezioni: la terza sezione è dedicata ai gettatelli con articoli sull’organizzazione e gestione della cura di bambini e bambine dell’Ospedale.

Durante il periodo napoleonico, i gettatelli maschi tra i 15 e i 19 anni sono avviati alla milizia. Nel 1811 con decreto imperiale si istituisce il "Reggimento dei Pupilli".
Il rescritto del 9 maggio 1817 ordina l’imposizione di un cognome per tutti gli esposti degli ospedali toscani: i bambini del Misericordia e Dolce cessano di essere chiamati "delli Spedali".

Le Massime e istruzioni da osservarsi generalmente in tutti li Spedali dei Gettatelli del Granducato di Toscana emanate dalla Deputazione centrale sopra gli Spedali e luoghi pii nel 1818, si compongono di 14 articoli. Le istruzioni per contenere le spese di gestione divengono su certi aspetti più stringenti, si impone la limitazione all’introduzione di figli legittimi, diviene imprescindibile il collocamento lavorativo e si incentivano le famiglie delle balie a tenere gli affidati fino al raggiungimento della maggiore età.

L’avvento del Regno d'Italia porta in Toscana alla soppressione delle ruote e all’istituzione degli uffici di consegna per i soli illegittimi nel 1875 a Firenze e dal 1° gennaio 1876 anche a Prato.
Con deliberazione della Deputazione provinciale del 28 novembre 1895 si stabilisce che il mantenimento degli esposti dell’Ospedale Misericordia e Dolce passi all’Ospedale degli Innocenti di Firenze. Dal 1° gennaio 1896 l’Ospedale Misericordia e Dolce conclude le sue funzioni di cura dell’infanzia abbandonata e in difficoltà.



Ultimo aggiornamento: 10/06/2025