◈ I gettatelli dell'Ospedale ◈
La documentazione che attesta la funzione di brefotrofio assolta dall’Ospedale della Misericordia e Dolce comprende registri di ingresso (scritture per la memoria delle modalità di abbandono) e di baliatico (scritture contabili), ruoli dei bambini allevati, fedi di morte e documenti inerenti a legittimazioni e restituzioni.
L’Ospedale registrava e conservava anche i piccoli oggetti (contrassegni) che venivano appesi al collo o sistemati tra le fasce dei bambini esposti (nastri di seta, brevi, monete spezzate...): essi costituivano l’ultimo gesto di cura prima dell’abbandono, necessario a testimoniare l’identità degli esposti in vista di un futuro possibile ricongiungimento con le famiglie di origine.
Oggi sono rimasti 685 oggetti per gli anni 1758-1866.
◈ Rosa ◈
Il 22 settembre 1830, alle 10 di sera, attraverso la Ruota dell'Ospedale pratese fu introdotta una bimba di circa 5 mesi, abbigliata con un vestitino di cotone, che fu battezzata con il nome di Rosa Veronici.
Già ai primi di ottobre Rosa fu data a balia a Maria Pasqua, moglie di Giuseppe Cammilli, di Torricchio: nella fede presentata dal parroco della sua parrocchia, della donna si attestano l'idoneità all'allattamento (ha il latte di mesi nove ed ha già levato il medesimo alla sua creatura per esser forte e robusta) e le doti di accudimento (si raccomanda [...] per avere una creatura a nutrire, essendo essa donna capace a saperla nutrire e tenere bene).
L'ultima registrazione relativa a Rosa, datata 5 ottobre 1854, ne documenta il matrimonio con Vincenzo di Giuseppe Iacopetti.